La giornata mondiale contro la cyber censura ricorre il 12 marzo e nasce per garantire la piena libertà d’espressione nel Web.
Il cospicuo flusso di informazioni in Internet e lo sviluppo delle nuove tecnologie amplia la nostra libertà d’espressione.
L’esercizio di tale libertà, così come negli intenti della giornata mondiale contro la cyber censura, dovrebbe conciliarsi con la tutela di altri diritti fondamentali, in primo luogo il diritto alla privacy.
Garanzia della piena trasparenza delle fonti di informazione, protezione delle persone fisiche e giuridiche dai reati informatici e, infine, la promozione di un uso responsabile dei nuovi mezzi di comunicazione per evitare pericolose tensioni tra culture e religioni, rappresentano alcune priorità correlate, se così possiamo dire, all’utilizzo di Internet e di conseguenza anche alla giornata mondiale contro la cyber censura.
Se un filosofo come Aristotele evidenziava già come la democrazia potesse prosperare unicamente in un contesto libero, e sottolineava come l’esercizio della libertà richiedesse strumenti e conoscenze specifiche, oggi possiamo parlare di informazione libera solo in un contesto che sia democratico.
La giornata mondiale contro la cyber censura serve a tutti, tutti noi che utilizziamo la Rete e che ci informiamo e che non vogliamo che Internet sia controllato.
Internet rappresenta una minaccia?
E’ stato ampiamente riconosciuto che la tendenza attuale sia quella di prediligere scientemente attività di controllo generalizzato o mirato per evitare le ricadute negative in termini di contestazione che gli interventi diretti comportano.
La giornata mondiale contro la cyber censura affronta, in realtà, un tema di spropositata ampiezza e che presenta delle criticità.
Come si realizza una governance efficace?
Una domanda che rimanda alla necessità di ribadire, con la giornata mondiale contro la cyber censura, l’importanza del coinvolgimento di più attori perché si agisca nella pratica democratica.
Affinché si favorisca il giusto equilibrio tra la libertà di espressione e il coacervo di tutti gli altri diritti che potrebbero entrare in conflitto, è necessario conoscere meglio lo strumento di Internet per governarlo.
Il principale risvolto della libertà di espressione è l’assunzione delle responsabilità che derivano dal suo esercizio.
L’autoritarismo digitale è una realtà cui la giornata mondiale contro la cyber censura si oppone.
Prerogativa della definizione di totalitarismo e autoritarismo è il controllo centralizzato da parte dello stato e la repressione delle voci dissidenti, le cosiddette “stand out voices”, manifestazioni di debolezza dello stesso.
I controlli vengono esercitati anche con tecniche che si avvalgono di Intelligenza Artificiale (AI, Artificial Intelligence), la più grande evoluzione dell’autoritarismo digitale, grazie alle quali è possibile controllare i propri cittadini con fotocamere ad alta risoluzione, malware, analisi del testo e processori di big data, spesso con risultati superiori alle tecniche tradizionali.
I servizi di sicurezza informatica di specifici regimi autoritari agiscono censurando i contenuti accessibili in rete e sui server per evitare lo scambio di informazioni con canali esteri.
Al tempo stesso questi regimi sfruttano abilmente i social media con un duplice scopo: riescono a raggiungere una rete molto più ampia di quella ottenibile con metodi e media “normali” (cosiddetti “human dependent” media), e d’altra parte, alterano il comportamento dei cittadini, consapevoli di essere controllati ed osservati e preoccupati di subire repressione fisica.
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