L’emotional branding è una branca del marketing cosiddetto emozionale che mira a far nascere nel cliente delle emozioni legate all’esperienza che egli potrà fare del prodotto e del tuo marchio.
Emotional Branding: cos’è un’emozione
Quando parliamo di emozioni in termini psicologici indichiamo uno stato psicologico e mentale che si associa naturalmente a specifici eventi che possono essere interiori e personali così come appartenenti a ciò che ci circonda.
Per una branca del sapere le emozioni sono anche veri e propri processi cognitivi scatenati da stimoli e capaci di produrre sentimenti.
Emotional branding: l’emozione del cliente
Le emozioni del cliente nel mercato globale sono i desideri, ormai più importanti dei bisogni, dove le emozioni diventano predominanti.
In altre parole il consumatore ricerca anche fattori intangibili come, ad esempio, la fiducia, l’amore e i sogni.
Le emozioni diventano più importanti con la comparsa del principio del piacere del consumatore, esse sono un elemento distintivo che deve essere aggiunto per accrescere la soddisfazione di base del prodotto/servizio.
Il consumatore non cerca un prodotto/servizio che unisca sia i bisogni che i processi razionali, ma cerca piuttosto un oggetto che diventi una fonte di significato, sentimenti, relazioni ed emozioni.
Emotional branding e scelta d’acquisto
Le decisioni d’acquisto dei consumatori sono guidate da due tipi di bisogni:
- funzionali (soddisfatti da prodotti funzionali appunto)
- emozionali (associati all’aspetto sensoriale del possedere il prodotto).
I prodotti devono si generare emozioni, ma devono anche mostrare una buona funzionalità ai fini del consumo.
Prodotti di diverse compagnie sostanzialmente simili creano o meglio possono creare una certa confusione, per cui si rende necessario diversificarli attraverso altri fattori dato che non contano tanto i beni in quanto tali (ad esempio la birra o la pizza) ma il modo e il luogo in cui questi sono consumati.
Concentrandosi sulle sensazioni ed emozioni che si vengono a creare, infatti, le persone si ricordano quasi completamente del profumo, del gusto e delle sensazioni che questi determinati prodotti hanno suscitato in loro.
La generazione delle emozioni normalmente passa attraverso il coinvolgimento multisensoriale del soggetto: musica, fragranze, colori, gusti e altri simboli di vario tipo.
L’importanza del contesto
L’emotional branding nasce da un contesto nel quale il consumatore si muove e decide.
Il punto cruciale per capire le emozioni dei consumatori è la conoscenza non solo delle loro azioni, ma anche di come reagiscono agli stimoli e come sentono il mondo attorno ad essi. Se partiamo dall’idea che la memoria è un processo associativo che si definisce tramite associazioni tra neuroni è facile capire come questo processo sia in grado di formare una mappa di connessioni.
Le emozioni fanno nascere i ricordi, ed è qui che si annida la priorità dell’emotional branding: diventare ricordo piacevole da ripetere, rivivere, grazie all’esperienza che tu gli hai saputo fornire.