La ricetta medica elettronica, o dematerializzata viene identificata tramite un Codice Nazionale Univoco generato dal Sistema di Accoglienza Centrale, detto anche codice della ricetta.
Parliamo di un codice alfanumerico, che sostituisce il codice a barre della ricetta tradizionale, diviso in due blocchi, composto in totale da 15 cifre, situato in alto a destra sulla prescrizione.
Il medico rimane in possesso di un promemoria della ricetta (in versione cartacea) e provvede a trasmetterlo in forma elettronica al paziente attraverso e-mail, sms o altro.
Provvisto di tessera sanitaria, il paziente dovrà solamente recarsi in farmacia per ritirare il farmaco.
Grazie a un collegamento al sistema telematico, il farmacista (o il Cup) potrà accedere direttamente alla prescrizione digitale e ai dati dell’intestatario, mediante il numero di ricetta elettronica (NRE) ed il codice fiscale, quindi consegnerà il farmaco (o, nel caso del Cup, si prenoterà la prestazione).
La validità della ricetta medica elettronica è di 30 giorni e una volta scaduta non sarà più ritenuta valida.
Stesso discorso anche il promemoria, come la ricetta rossa, è spendibile una sola volta, sempre entro un mese.
Nonostante la ricetta medica elettronica, il medico può rilasciare comunque un promemoria cartaceo della prescrizione, stampato su un foglietto bianco in formato A5, a garanzia che la prestazione venga erogata anche in caso di indisponibilità dei sistemi informatici.
I vantaggi della ricetta medica elettronica possono essere individuati nel poter utilizzare in tutta Italia (l’uso della ricetta medica elettronica assicura la circolarità delle prescrizioni farmaceutiche in regime convenzionale sull’intero territorio nazionale).
La ricetta elettronica fa risparmiare il costo della carta speciale utilizzata per la ricetta rossa.
La prescrizione di farmaci e prestazioni sanitarie mediante ricetta elettronica ha determinato diversi vantaggi, come un maggior controllo sull’appropriatezza delle impegnative mediche prescritte rispetto alla storia clinica del paziente, una riduzione della carta utilizzata, una limitata esposizione al rischio di infezioni.